12 ottobre 2013 giornata di mobilitazione internazionale
contro i nuovi colonialismi
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Il giorno della “Scoperta dell’America” come appuntamento simbolico internazionale: Colombia ed Italia si uniscono nella denuncia comune contro i megaprogetti che in ogni parte del mondo, in nome di un modello energetico evidentemente insostenibile, producono drammatiche devastazioni ambientali e sociali.
Dal 6 al 18 ottobre una carovana politica di giornalisti, associazioni ed organizzazioni italiane raggiungerà la Colombia e parteciperà alle giornate di resistenza indette da movimenti e comunità locali contro la costruzione della diga de El Quimbo, nella regione del Huila: ottomila ettari di terreno inondati, centinaia di contadini sfollati e privati dei loro terreni, il corso del Rio Magdalena, la più grande arteria d’acqua del paese, stravolto: un’operazione targata anche Italia attraverso la multinazionale Enel.
La costruzione della diga de El Quimbo è doppiamente simbolica: per l’impatto ambientale in una zona fra le più fertili del paese; per la resistenza pacifica e costruttiva delle comunità locali, che da mesi difendono il territorio e la loro esistenza proponendo alternative rispettose dell’ecosistema.
Noi porteremo il nostro sostegno e la nostra solidarietà a queste persone che da mesi continuano a subire violenze, minacce e ritorsioni.
Un viaggio nella Colombia che lotta per un futuro migliore, che raggiungerà anche gli acquedotti comunitari nel Cauca e le pratiche di distribuzione e difesa dell’acqua che si sostituiscono proficuamente alla privatizzazione delle risorse idriche, sostenute anche da un progetto di cooperazione internazionale portato avanti dall’organizzazione colombiana Justicia y Paz e dall’associazione italiana Yaku.
Nelle giornate del 10 e 11 ottobre sono previsti collegamenti skype in diretta con l’Italia, in particolare con le comunità del Vayont riunite per ricordare la tragedia che cinquant’anni fa distrusse un’intera vallata per il crollo di una diga.
Mentre il 12 ottobre in Italia, eventi ed incontri ricorderanno che un fronte sempre più compatto anche in Italia si organizza ed avanza, verso un futuro più equo e democratico.
Appello internazionale congiunto
La globalizzazione di stampo neoliberista ha determinato una concentrazione di ricchezze nelle mani di pochi. Oggi siamo in una nuova fase, quella del “capitalismo di stato”, nella quale i cittadini vengono spogliati delle risorse comuni a beneficio delle corporations multinazionali. Hanno imposto la privatizzazione del patrimonio pubblico, dei servizi locali, persino di piante ed animali, producendo una crisi finanziaria, energEtica, climatica, alimentare e sistemica, in una parola, una crisi di civiltà.
La costruzione di dighe, l’implementazione dei grandi progetti minerari, i megaprogetti infrastrutturali che garantiscono il commercio internazionale e l’accumulazione di capitale, avanzano sulla pelle di milioni di persone. Comunità sfollate con la violenza dai loro territorio originari, pregiudicando in maniera irreversibile la loro forma di vita ed i loro antichi saperi.
indistintamente in tutto il mondo, nel Nord come nel Sud, mostrando il volto più violento in Paesi dove le politiche economiche estrattiviste vengono più agevolmente camuffate sotto il concetto di sviluppo e progresso.
In tutto il mondo cittadine e cittadini lottano per un cambiamento radicale del rapporto fra uomo e natura, fra esseri umani che coabitano in spazi urbani e rurali, contro un sistema neocolonialista e corporativista che rende il divario fra ricchi e poveri sempre più profondo, favorendo e acutizzando disuguaglianze sociali sempre più ampie.
E’ per questa ragione che abbiamo sentito l’esigenza di rafforzare i processi di articolazione e costruire nuove forme di coordinamento fra le azioni di resistenza a livello internazionale.
Convochiamo dunque la comunità nazionale ed internazionale per la mobilitazione del 12 ottobre, contro ogni forma di neocolonialismo, contro i grandi progetti minerari, che privatrizzaono le forme di produzione energética a danno delle stesse popolazioni.
Convochiamo dall’8 all’11 ottobre nella città di Neiva, nella regione del Huila, Colombia, tutte e tutti all’incontro internazionale di riflessione comune e dialogo sul neocolonialismo corporativo e la necessità di costruire un modello energetico alternativo, e rafforzare la mobilitazione in solidarietà con coloro che sono stati colpiti da violenza e sfollamenti forzati nella zona di costruzione della diga del Quimbo, ad opera dell’impresa italiana Enel, sul fiume Magdalena.
Un grido comune degliesclusi di denuncia e di resistenza che il 12 di ottobre che si farà ascoltare.
Promotori:
Movimiento Rios Vivos
Asoquimbo
Redlar
StopENEL
Forum Italiano Movimenti per l’acqua
AGENDA
Obiettivo Generale
Riflessioni sul neocolonialismo corporativo, i modelli energetici delle imprese nazionali e multinazionali. Nuove alternative di produzione energetica e strategie di articolazione e coordinamento per la difesa dei territori.
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8 ottobre:Università Surcolombiana Neiva -USCO
Il modello minerario energetico estrattivista e il mercato del Carbonio (Co2)
Obiettivo: caratterizzare il contesto, gli impatti del modello minerario estrattivista e le relazioni con il mercato del Co2 nel contesto latino-centroamericano ed europeo.
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9 ottobre: Università Surcolombiana Neiva – USCO
Nuove soluzioni energetiche: interscambio ed incontro con le reti REDLAR in Guatemala e internazionali (tra cui StopEnel e i movimenti italiani locali mobilitati per il 12 ottobre – Skype)
Obiettivo: esplorare nuove forme di resistenza e alternative di produzione energetica.
- 10 ottobre: La Jagua, Garzón
L’acqua come bene comune e la difesa della Cuenca del Rio Magdalena
Obiettivo: Riscattare le esperienze nazionali e internazionali contro la privatizzazione dell’acqua e la difesa dei bacini idrici. Incontri con le popolazioni del rio Magdalena colpite dai megaprogetti e la diga di Enel.
- 11 ottobre: La Jagua Huila:
Assemblea Pubblica e strategie di mobilitazione
Obiettivo:Esperienze nazionali e internazionali sui danni economici, sociali, ambientali e culturali causati dal modello energetico estrattivista minerario, e dai megaprogetti imposti dal modello neoliberale; elaborare un piano strategico di articolazione dei processi di resistenza a livello nazionale e internazionale.
- 12 ottobre: Azioni di resistenza e livello nazionale e internazionale
Nel dipartimento del Huila si realizzeranno mobilitazioni nella città di Neiva e nella zona di El Quimbo con la presenza dei delegati internazionali. L’obiettivo è quello di recuperare le terre comunitarie espropriate da Enel alle popolazioni locali per la costruzione delle mega diga di El Quimbo.
Maggiori informazioni:
- http://quimbo.com.cohttp://quimbo.com.co/
- http://defensaterritorios.wordpress.com http://defensaterritorios.wordpress.com/
- yaku.eu
- recommon.org
Dal 14 al 17 ottobre gli incontri con le comunità del Cauca, in difesa dei territori e degli acquedotti comunitari del Progetto Acqua Giustizia e Pace
Per info:
Caterina