Riceviamo e traduciamo il comunicato che la Comunità di Pace di San Josè de Apartadò ha inviato, per denunciare il grave fatto accaduto ieri mattina, 29 dicembre, quando un’incursione paramilitare ha provato ad assassinare il rappresentante legale della Comunità, German Posso.
Come è noto, Comunità di pace di San José de Apartadó è una delle oltre 50 Comunità di pace e in resistenza civile colombiane che resistono con gli strumenti della nonviolenza alla guerra e allo sfollamento forzato, reclamando con forza il loro diritto a essere riconosciute come popolazione civile. La Comunità di Pace di San José de Apartadó si trova nella giurisdizione di San José de Apartadó, la più grande per estensione del Comune di Apartadó, nella regione di Urabà, al nord ovest della Colombia. Difendere i principi e il territorio dove vivono è costato alla Comunità dal 1997 ad oggi più di 200 morti e oltre 650 violazioni ai diritti umani e al diritto umanitario internazionale. Sono preenti molti volontari internazionali, fra cui gli italiani di Operazione Colomba, che stanno mandando continui aggiornamenti sul fatto.
La nostra più viva solidarietà, per questo fine 2017 fra i più sanguinosi e drammatici della storia recente della Colombia.
Associazione Yaku – Italia
COMUNICATO:
La nostra Comunità di pace di san Josè de Apartadò si vede obbligata a comunicare al paese e al mondo l’incursione criminale accaduta la mattina di ieri, 29 dicembre, da parte di un commando paramilitare arrivato nel nostro insediamento di San Josesito con la esplicita intenzione di assassinare il nostro rappresentante legale GERMÁN GRACIANO POSSO.
Sono settimane e mesi che notiamo l’escalation di minacce e di movimenti di persone indirizzati contro la Comunità di Pace. Questo, nonostante le molte denunce e comunicati che abbiamo continuato ad inviare ia alle liste internazionali che alle istituzioni dello Stato colombiano.
Questa la cronaca degli avvenimenti: un paramilitare di nome Arcadio è arrivato alla Comunità con il pretesto di vendere un po’ di cacao – un escamotage per controllare se German fosse presente.
Alle 10.15, pochi minuti dopo, sono arrivati 4 paramilitari fra cui un capo di zona conosciuto come “Felipe” e un altro nome noto , Ricardo Davis; insieme a loro JAMES CARDONA HIGUITA (cc 1038811594) y HUMBERTO ANTONIO LONDOÑO ÜSUGA (CC 1028025340): armi alla mano i quattro hanno costretto alcune persone ad entrare in una stanza, tenendoli sotto minaccia.
La reazione di vari membri della Comunità è stata quella di reagire e dopo una combutta, di immobilizzare due dei paramilitari e disarmarne un terzo. Sia lo stesso Germàn che i membri della Comunità coinvolta sono rimasti feriti, così come i due paramilitari resi inermi.
Subito dopo è stata chiamata la Defensoria del Pueblo per consegnare i due prigionieri, che al momento dell’invio del comunicato non era ancora arrivata.
La Comunità ha comunque preso contatto con il Vicepresidente della Repubblica, il Generale Óscar Naranjo, che ha comunque promesso di prendere in esame la chiara complicità della forza pubblica locale che – secondo quanto affermato dalla Comunità – è il fattore chiave della grande libertà di azione dei paramilitari nella zona.
L’attacco del 29 dicembre è – come è evidente a tutti coloro che solidarizzano con la Comunità di San Josè de Apartadò – parte di una serie di attacchi ampiamente annunciati e pubblicizzati con la solidarietà di tutte le istituzioni.
Ringraziamo già da ora tutte le reti e i gruppi che nel mondo appoggiano la nostra causa e ci dimostrano incondizionata solidarietà.
Comunidad de Paz de San José de Apartadó